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Terapia Comportamentale Razionale Emotiva (REBT)

Dott.ssa Elena Tabossi – Ancona

Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo e Comportamentale
Terapeuta E.M.D.R.

 

Che cosa è LA REBT?

 La Terapia Comportamentale Razionale Emotiva (REBT) è una teoria e una prassi psicoterapeutica considerata uno dei pilastri delle terapie Cognitivo-Comportamentali e al tempo stesso uno degli approcci più moderni e vicini ai più recenti sviluppi.

 

 

PRESUPPOSTI TEORICI

La REBT si è sviluppata negli anni 50 ad opera dello Psichiatra Americano Albert Ellis (1913-2007). L’assunto fondamentale della REBT è che il nostro modo di pensare e i nostri comportamenti sono in gran parte influenzati dalla visione che abbiamo della realtà cioè da come percepiamo, interpretiamo e valutiamo ciò che ci accade.

Ne deriva che quando un individuo ha un problema psicologico, secondo la teoria e la prassi del modello ABC, non è tanto l’evento attivante (A) a causare direttamente le conseguenze emotive e comportamentali (C) ma queste sono in larga misura mediate dal suo modo di pensare e cioè dal suo sistema di convinzioni e di valori (B).

Di conseguenza pur riconoscendo che emozioni, pensieri e comportamenti siano collegati ed interconnessi, se si vuole risolvere un disturbo in atto, occorre non solo intervenire sugli aspetti emotivi, relazionali e comportamentali ma anche e soprattutto su quelli cognitivi.

 

COME FUNZIONA LA REBT?

Poiché, come sostiene Ellis, i problemi e le sofferenze psicologiche ce le creiamo per mezzo del pensiero, attraverso l’immaginazione e tramite il nostro comportamento, le tecniche di intervento utilizzate dalla REBT agiranno su tutti e tre gli aspetti del funzionamento umano: pensiero, immaginazione e comportamento.

 

 

QUALI SONO LE TECNICHE E LE PROCEDURE UTILIZZATE DALLA REBT?

Numerose sono le tecniche e le procedure utilizzate dalla REBT che possono essere così sintetizzare e riassumere:

. Tecniche cognitive riguardano la sfera del pensiero e consistono:

  • nella individuazione degli stili di pensiero illogici, inadeguati ed irrazionali, responsabili di stati emotivi intensi e prolungati;
  • nella discriminazione delle convinzioni irrazionali espresse in termini di valori assolutistici e di doverizzazioni, da quelle razionali che sono invece considerazioni realistiche e logiche e che conducono ad emozioni e comportamenti efficaci per affrontare in modo adeguato la realtà.
  • nella messa in discussione della veridicità e della inconsistenza delle convinzioni irrazionali attraverso una serie di domande miranti a far constatare al paziente, l’illogicità e l’inconsistenza di tali convinzioni.

. Tecniche immaginative consistono nel far evocare nella fantasia, una situazione spiacevole cercando di provocare lo stato d’animo ad essa collegato (es. ansia, depressione) fino ad arrivare a provare con l’aiuto del terapeuta per la stessa situazione una emozione più appropriata (es. preoccupazione o dispiacere).

 

. Tecniche comportamentali. Poiché il cambiamento cognitivo da solo non è sufficiente se l’individuo non impara anche ad agire diversamente, le tecniche comportamentali utilizzate nella REBT consentono la messa in pratica di:

  • esercizi antivergogna
  • esercizi di assunzione di rischio
  • desensibilizzazione ecc.

 

VANTAGGI DELLA REBT

La REBT rappresenta una forma attiva-direttiva di psicoterapia che consente allo Psicoterapeuta di cogliere immediatamente il focus su cui agire a livello terapeutico e  aiuta attivamente i pazienti ad individuare e ad identificare in tempi brevi, i nuclei cognitivi che hanno maggiore influenza nell’origine e nel mantenimento dei loro disturbi psicologici.

Permette di capire come possono contestare le loro idee disfunzionali e a sostituirle, per ridurre la sofferenza emotiva, con altre più ragionevoli e funzionali.

Inoltre consente di riconoscere anche l’esistenza di altri punti di vista diversi dai propri, ad analizzarli criticamente e ad assimilare quelli che risultano più funzionali ai loro scopi e al loro benessere.

 

LA REBT PER QUALI DISTURBI E’ INDICATA?

La Terapia Comportamentale Razionale Emotiva è indicata nel trattamento della Depressione, dei Disturbi di Ansia (Fobie, Attacchi di Panico, Ansia Sociale, Tricotillomania, Distubo Ossessivo Compulsivo, .. ) oltre che di altre patologie ad essa collegate.

 

 

STATO ATTUALE DELLA REBT E LA SUA DIFFUSIONE

Una caratteristica della REBT è quella di essere sempre stata ancorata al metodo scientifico.

Numerosi studi e ricerche condotti in questi ultimi anni hanno consentito di giungere ad una convalida sperimentale di molti degli assunti teorici e delle metodologie adottate dalla REBT (Cesare De Silvestri, 1926-2009 – Bernard e Di Giuseppe, 1989).

Ormai la REBT viene praticata in tutto il mondo e, in diversi paesi, inclusa l’Italia, esistono Centri affiliati all’Istituto REBT di New York autorizzati a svolgere attività di formazione.

I principi e i metodi della REBT si sono rivelati un ottimo strumento anche per la prevenzione del disagio psicologico in età evolutiva (Di Pietro, 1992).

 

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EMDR

Dott.ssa Elena Tabossi – Ancona

Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo e Comportamentale
Terapeuta E.M.D.R.

 

CHE COS’E’ LA TERAPIA EMDR

L’EMDR (desensibilizzazione e rielaborazione mediante i movimenti oculari) è un metodo rapido, collaudato ed efficace ideato da FRANCINE SHAPIRO (1989) in grado di desensibilizzare in tempi brevi, ricordi ed emozioni fortemente disturbanti legate a situazioni traumatiche di varia natura ed entità e di agevolare la rielaborazione di schemi cognitivi disfunzionali irrazionali e radicati.

L’EMDR può essere utilizzato da terapeuti adeguatamente formati, da solo o integrato con altri programmi terapeutici per aumentarne l’efficacia.

 

COSA SI INTENDE PER EVENTO TRAUMATICO?

Secondo i criteri diagnostici del DSM IV un evento viene definito traumatico quando, la persona che lo esperisce, di fronte ad una minaccia soggettiva o oggettiva, lo vive  con una sensazione di impotenza e di vulnerabilità.

Oggi molti autori, indipendentemente dal loro approccio di riferimento, sono concordi nel ritenere che piccoli e grandi traumi vissuti anche in età infantile, possono avere un impatto significativo sull’emergere dello stress psicologico e sullo sviluppo di disturbi mentali in età adulta.

 

COSA ACCADE A SEGUITO DI UN EVENTO TRAUMATICO?

Non tutte le persone anche a seguito di forti impatti emotivi reagiscono allo stesso modo. La maggior parte è in grado di elaborare gli eventi e di recuperare in maniera rapida, senza far ricorso all’intervento di specialisti, questo perché il nostro cervello è programmato ad attivare un sistema innato di autoguarigione che consiste nel risolvere spontaneamente il disagio associato ai traumi, di usare costruttivamente l’esperienza e quindi di dare un significato a ciò che è accaduto.

Perché questo non sempre avviene?

Può accadere tuttavia, che quando lo stress emotivo è tanto forte, in condizioni soggettive di particolare vulnerabilità, le informazioni relative all’evento, non si integrano con il resto dell’esperienza ma rimangono racchiuse ed “intrappolate” nelle reti neuronali con tutto il carico di sensazioni fisiche ed emozioni negative, vissute al momento del trauma che, se non vengono elaborate possono continuare a far soffrire anche a distanza di anni e provocare disturbi di ansia e di depressione.

 

COME E PERCHE’ FUNZIONA L’EMDR?

Lo scopo della terapia è di riattivare la naturale capacità di elaborare in maniera funzionale le informazioni frammentate e disturbanti rimaste bloccate e congelate nelle reti mnestiche in seguito al trauma.

Nella pratica clinica ciò avviene mediante l’applicazione di un protocollo standardizzato che si sviluppa in 8 fasi accompagnate da set di stimolazioni ritmiche alternate di solito visive (il terapeuta chiede al paziente di seguire con lo sguardo i rapidi movimenti delle sue dita). La stimolazione bilaterale, attivata dai movimenti oculari, viene accompagnata dal ricordo dell’evento traumatico e dalle sensazioni ed emozioni ad esso associate.

Da un punto di vista neuropsicologico, la stimolazione bilaterale, paragonabile a quella che si verifica durante il sonno REM, oltre a facilitare il passaggio dei ricordi dolorosi, dal Sistema Limbico alla Neocorteccia, agevola e facilita la comunicazione interemisferica. Ciò consente una risoluzione adattiva dell’esperienza traumatica attraverso nuove connessioni più funzionali.

Dopo alcune sedute di EMDR, pensieri, emozioni, sensazioni legate al trauma vengono “desensibilizzate”, perdono cioè la loro carica emotiva negativa (cessano di far male).

I pazienti riferiscono che i ricordi disturbanti non vengono dimenticati ma vengono vissuti come appartenenti ad un tempo lontano e di avvertire un senso di profondo benessere.

 

CHI PUO’ TRARRE BENEFICIO DALL’EMDR?

Questo metodo terapeutico si è rivelato particolarmente utile per l’elaborazione di:

  • piccoli e grandi traumi vissuti in età infantile o adolescenziale i cui effetti sono ancora presenti;
  • esperienze comuni stressanti come lutti, abbandoni, malattie croniche, conflitti coniugali, cambiamenti di vita destabilizzanti, ecc.;
  • eventi traumatici provocati da catastrofi naturali (terremoti, inondazioni, ecc.);
  • eventi traumatici provocati all’uomo (incidenti gravi, torture, violenze fisiche o psicologiche);

oltre che

  • nel trattamento dei Disturbi d’Ansia, Depressione, Disturbi Alimentari, Disfunzioni Sessuali.

 

PROVE DELL’EFFICACIA DELL’EMDR

Inizialmente utilizzato per la cura del DISTURBO DA STRESS POST TRAUMATICO (PTSD) L’EMDR è stato applicato con ottimi risultati anche per altre patologie.

La sperimentazione scientifica e numerose ricerche ne attestano la validità.

INOLTRE:

La terapia EMDR, ormai diffusa in tutto il mondo, ha ottenuto l’approvazione dell’AMERICAN PSYCHOLOGICAL ASSOCIATION (1998-2002), dall’AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION (2004), dell’INTERNATIONAL SOCIETY FOR TRAUMATIC STRESS STUDIES (2010); dal nostro MINISTERO della SALUTE (2003). L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA, nell’agosto del 2013 ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.

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